18. GINECOLOGIA E OSTETRICIA

243. DISFUNZIONE SESSUALE NELLE DONNE

VAGINISMO

Contrazione (spasmo) condizionata e involontaria dei muscoli vaginali inferiori, conseguente all’inconscio desiderio della donna di evitare la penetrazione.

Sommario:

Introduzione
Eziologia
Diagnosi e trattamento

Il dolore del vaginismo può prevenire la penetrazione, spesso causando una mancata consumazione del matrimonio. Alcune donne affette da vaginismo raggiungono l’orgasmo attraverso la stimolazione clitoridea.

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Eziologia

Il vaginismo è una risposta acquisita, spesso dovuta alla dispareunia che causa dolore se si tenta di avere un rapporto. Il vaginismo può essere provocato anche dal solo ricordo del coito doloroso, dopo che la causa della dispareunia è stata rimossa. Altre cause sono la paura di una gravidanza, di essere sotto il controllo dell’uomo, di perdere il controllo o di essere ferita durante il coito (una concezione erronea del rapporto sessuale come un processo necessariamente violento). Se la donna ha queste paure, il vaginismo è di solito primario (dura tutta la vita).

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Diagnosi e trattamento

Una reazione elusiva da parte della paziente è spesso notata quando l’esaminatore si avvicina. L’osservazione di uno spasmo vaginale involontario durante l’esame pelvico conferma la diagnosi. L’anamnesi e l’esame obiettivo possono accertare le cause fisiche o psicologiche. Può essere necessaria un’anestesia locale o generale per vincere lo spasmo indotto anche dalla più delicata visita vaginale.

Deve essere corretta qualsiasi affezione fisica che causi dolore (v. Dispareunia, sopra). Qualora il vaginismo persista, possono essere utilizzate con successo delle tecniche per l’eliminazione dello spasmo vaginale, come la tecnica di dilatazione graduale. Con la paziente in posizione ginecologica, vengono introdotti nella vagina e lasciati in sede per 10 min, dei dilatatori ben lubrificati, di gomma o di vetro, di dimensioni progressivamente maggiori, iniziando dal più piccolo. Possono essere usati anche i dilatatori rettali di Young che sono più corti e causano quindi minore disagio. Può essere preferibile che la paziente introduca da sola i dilatatori in vagina. Eseguire gli esercizi di Kegel mentre il dilatatore è in posizione, aiuta la paziente a sviluppare un controllo dei muscoli vaginali superiori. La paziente contrae i muscoli perivaginali il più a lungo possibile e poi li rilascia, facendo attenzione alla sensazione provata quando avviene il rilassamento. È utile chiedere alla paziente di mettere una mano sulla faccia interna della coscia e di contrarre e rilasciare questi muscoli perché generalmente rilascia sia le cosce che i muscoli paravaginali. La dilatazione graduale deve essere eseguita a casa o supervisionata dal medico almeno 3 volte/sett. La paziente deve eseguire una procedura simile con le sue dita bid.

Il rapporto viene tentato dopo che la paziente ha tollerato l’inserimento dei dilatatori più grandi, senza dolore. Questo procedimento deve essere accompagnato da sedute di tipo educativo. È spesso utile eseguire un esame sessuologico prima di cominciare la dilatazione graduale; in presenza del partner della paziente, il medico indica le regioni anatomiche della paziente, dando modo alla donna di esaminarsi con l’aiuto di uno specchio. Questa procedura spesso diminuisce l’ansia in entrambi i partner e incoraggia la comunicazione interpersonale sulle tematiche sessuali.

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