18. GINECOLOGIA E OSTETRICIA 250.GRAVIDANZA AD ALTO RISCHIOGravidanza in cui la madre, il feto o il neonato sono o saranno ad aumentato rischio di morbilità o mortalità, prima o dopo la nascita. Tutte le gravidanze devono essere valutate per determinare se vi sono o vi saranno dei fattori di rischio. Sono coinvolti molti fattori di rischio; poter quantificare per ogni fattore, il possibile incremento del rischio richiede un’analisi sistematica e l’uso di un sistema di punteggio (v. Tab. 250-1). Considerare una gravidanza ad alto rischio aiuta a fare in modo che la paziente riceva maggiori attenzioni. La valutazione del rischio permette di trasferire prima del parto le pazienti con un rischio elevato a un centro di medicina perinatale, diminuendo in tal modo, significativamente, la morbilità e la mortalità neonatale, in confronto a quelle di neonati di pari età gestazionale e peso che vengono trasportati in questi centri dopo il parto. Le pazienti possono essere identificate come ad alto rischio prima del parto o durante il travaglio, quando degli eventi acuti modificano lo stato del rischio stesso. La ragione più frequente per il trasferimento è il rischio di parto pre-termine, spesso associato alla rottura prematura delle membrane (v. Cap. 253). La mortalità materna ha un’incidenza di 6/ 100000 nascite negli USA. La causa principale è costituita dagli incidenti stradali, seguiti dalla malattia tromboembolica, dalle complicanze dell’anestesia, dall’emorragia, dalle infezioni e dalle complicanze dell’ipertensione. La mortalità perinatale negli USA è di 17/ 1000 parti. Poco più del 50% di queste morti è costituito da morti intrauterine; le altre si verificano nei primi 28 giorni di vita. La maggior parte dei decessi perinatali, che non è direttamente correlabile ad anomalie congenite, è associata a prematurità spesso accompagnata da un distacco placentare, gravidanze multiple, preeclampsia ed eclampsia, placenta previa, polidramnios o da una presentazione anomala.
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