18. GINECOLOGIA E OSTETRICIA

252.ANOMALIE DELLA GRAVIDANZA

IPEREMESI GRAVIDICA

Nausea e vomito incontrollabili durante la gravidanza che causano disidratazione e acidosi.

Sommario:

Introduzione
Terapia

L’iperemesi gravidica è diversa dal solito malessere mattutino con nausea e vomito. Molte donne affette da malessere mattutino ritengono di vomitare tutto quello che ingeriscono, ma se continuano ad aumentare di peso e non sono disidratate, non sono affette da un’iperemesi gravidica. La perdita di peso, la disidratazione e la chetosi confermano la notevole entità del vomito. I fattori psicologici hanno, nell’iperemesi gravidica, un’importanza preminente, ma ciò non ne diminuisce il pericolo.

L’iperemesi gravidica persistente è rara, ma può essere associata a un grave danno epatico. I rilievi autoptici mostrano solitamente in questi casi una grave necrosi centrolobulare o delle estese zone di degenerazione grassa simili a quelle osservate nella denutrizione.

Le pazienti devono essere studiate per evidenziare insospettate epatopatie, infezioni renali, pancreatiti, occlusioni intestinali, lesioni dell’apparato GI e lesioni intracraniche, tutte condizioni che possono provocare il vomito.

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Terapia

L’acidosi e la disidratazione sono corrette con infusioni EV di acqua, glucoso ed elettroliti. La paziente deve essere ospedalizzata, mantenuta a letto e non deve assumere nulla per bocca per 24 ore. Se necessario, devono essere somministrati antiemetici e sedativi. A volte, è necessaria una terapia vitaminica EV. Dopo la correzione della disidratazione e del vomito acuto, si può iniziare un’alimentazione orale leggera, in piccole quantità e a frequenti intervalli e la si può gradualmente aumentare, se ben tollerata. In genere, il vomito cessa dopo pochi giorni ma, a volte, il regime rappresentato dal digiuno, dalle infusioni EV e dai piccoli pasti deve essere ripetuto una o due volte.

È obbligatorio eseguire esami oftalmoscopici ripetuti e, se compare una retinite emorragica, la gravidanza va subito interrotta. L’interruzione della gravidanza deve essere presa in considerazione anche se non si sviluppa la retinite, nei rari casi che non rispondono alla terapia (come evidenziato dalla continua perdita di peso, dall’ittero e dall’aumento della frequenza cardiaca).

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