18. GINECOLOGIA E OSTETRICIA

252. ANOMALIE DELLA GRAVIDANZA

HERPES GRAVIDICO

(Pemfigoide gravidico)

Eruzione vescicobollosa che si verifica durante la gravidanza o dopo il parto.

Sommario:

Introduzione
Sintomi, segni e diagnosi
Terapia

Il termine herpes è improprio dato che l’eruzione non è associata al virus erpetico o ad altri virus. L’herpes gravidico è raro (1 ogni 50000 gravidanze). Inizia, in genere, nel corso del 2o o 3o trimestre o immediatamente dopo il parto. Si ritiene che abbia un’eziologia autoimmunitaria poiché il complemento e le immunoglobuline sono localizzati a livello della membrana basale della cute, zona in cui si verificano le prime modificazioni istopatologiche, dove si formano le vescicole.

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Sintomi, segni e diagnosi

L’eruzione è molto pruriginosa e può essere polimorfa; vi sono, in genere, vescicole e bolle. Le lesioni originano spesso sull’addome della paziente e poi si espandono. Possono assumere una conformazione anulare con le vescicole disposte sul bordo esterno e possono presentarsi in gruppi come nell’herpes zoster o simplex. L’eruzione, frequentemente, peggiora subito dopo il parto, di solito regredendo a distanza di poche settimane o pochi mesi. Spesso recidiva nelle gravidanze successive o a seguito dell’uso di contraccettivi orali. Il neonato può presentare alla nascita vescicole o placche eritematose che si risolvono nel giro di poche settimane, senza alcuna terapia.

L’herpes gravidico può essere confuso, dal punto di vista clinico, con diverse altre affezioni pruriginose legate alla gravidanza, in particolare con le papule e le placche orticarioidi pruriginose della gravidanza (v. oltre). L’esame all’immunofluorescenza diretta della cute perilesionale può permettere la diagnosi: la terza frazione del complemento (C3) e, occasionalmente, le IgG sono depositate in maniera lineare a livello della membrana basale dell’epidermide.

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Terapia

Il trattamento tende a impedire l’eruzione di nuove lesioni e ad alleviare l’intenso prurito. Alcune pazienti affette in maniera lieve necessitano soltanto delle applicazioni, fino a 6 volte al giorno, di una crema a base di acetato di triamcinolone allo 0,1%. Quelle che presentano un’eruzione più estesa hanno bisogno di prednisone, 40 mg PO ogni mattino o, se questa posologia è insufficiente a controllare il prurito, 10 mg qid per diversi giorni, poi diminuiti progressivamente fino a quando si hanno soltanto eruzioni occasionali. Al momento del travaglio, il dosaggio può dover essere aumentato a causa delle gravi esacerbazioni del prurito e delle lesioni. I corticosteroidi sistemici, somministrati nella tarda gravidanza, non sembrano arrecare danno al feto.

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