19. PEDIATRIA

256. ASSISTENZA SANITARIA IN NEONATI, LATTANTI E BAMBINI SANI

CONTROLLO DEL BAMBINO SANO

VALUTAZIONE DELL’UDITO NEL BAMBINO

(V. anche Valutazione clinica dell’udito nel Cap. 82 e Deficit uditivi nei bambini nel Cap. 260)

La diagnosi precoce e la correzione di un danno uditivo sono essenziali per lo sviluppo normale delle capacità di comunicazione. Una profonda ipoacusia può essere sospettata dai genitori se il loro bambino non risponde alle voci o ai comuni suoni. Tali osservazioni dei genitori sono molto importanti e devono essere chiarite. I fattori di rischio e i test più semplici per valutare l’udito sono descritti sopra in Screening. Se mediante l’anamnesi vengono identificati dei fattori di rischio, l’audiometria può essere eseguita intorno ai 3 mesi.

La capacità uditiva può essere valutata sin dalla nascita utilizzando speciali tecniche audiometriche eseguite di solito da un audiologo. Questi test valutano risposte fisiologiche, comportamentali e riflesse a stimoli di intensità nota.

Nel lattante, dalla nascita fino a 6 mesi di vita, lo studio audiometrico comprende test elettrofisiologici e comportamentali. I test elettrofisiologici (inclusi i potenziali evocati uditivi del tronco dell’encefalo e il test delle otoemissioni acustiche) valutano in modo attendibile la funzione uditiva nei neonati entro 1-2 giorni di vita. Quando si sospetta una ipoacusia percettiva, i test comportamentali forniscono le informazioni necessarie per l’adattamento degli apparecchi acustici. Il tipo di tecniche audiometriche comportamentali adottate dipende dall’età del bambino.

Nel bambino di età compresa fra 6 mesi e 2 anni vengono valutate le risposte di percezione ai toni e alle parole. Nell’audiometria della risposta di orientamento condizionata, a volte chiamata audiometria della risposta visiva, un giocattolo luminoso collegato a un altoparlante lampeggia dopo la presentazione del suono-test. Dopo essersi sottoposto a un breve periodo di condizionamento, il bambino localizza il suono, se udibile, prima del lampeggiare del giocattolo. Le soglie così registrate in questo modo sono chiamate livelli minimi di risposta, poiché le vere soglie possono essere leggermente più basse dei livelli richiesti per provocare queste risposte comportamentali.

Nel bambino di ³ 1 anno di età, la Soglia di Ricezione Vocale (SRV) può essere determinata facendo indicare al bambino parti del corpo o identificare oggetti comuni in risposta a parole di intensità controllata. Sebbene questa tecnica quantifichi il livello uditivo del bambino nei confronti del linguaggio vocale, essa non consente la diagnosi di ipoacusia di trasmissione a bassa frequenza o di ipoacusia di percezione ad alta frequenza, che non incidono sulle frequenze vocali. Quando si rileva una bassa SRV per via aerea, il confronto con la SRV per via ossea permette di distinguere se l’ipoacusia è percettiva o conduttiva.

Nel bambino di età superiore ai 3 anni si esegue la ludoaudiometria, nell’ambito della quale il bambino viene condizionato a eseguire un esercizio (p. es., disporre un oggetto in una scatola) in risposta a un tono. La ludoaudiometria è generalmente usata fino all’età di 4-5 anni, quando il bambino è in grado di rispondere alzando la mano.

La timpanometria e la misurazione del riflesso acustico possono essere utilizzati in bambini di tutte le età e sono utili per determinare una funzione anormale dell’orecchio medio. Un timpanogramma non regolare spesso indica una disfunzione della tromba di Eustachio e/o la presenza di liquido all’interno dell’orecchio medio che l’esame otoscopico non può visualizzare.

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