19. PEDIATRIA

265. INFEZIONI NEI BAMBINI

INFEZIONI BATTERICHE

IMPETIGINE ED ECTIMA

L’impetigine (impetigo contagiosa) è un’infezione cutanea superficiale vescicolopustolosa. L’ectima è una forma ulcerativa di impetigine.

Sommario:

Eziologia
Sintomi, segni e diagnosi
Prognosi
Terapia


Eziologia

Lo Staphylococcus aureus è la più frequente causa di infezioni superficiali della cute; è una causa iniziale molto più comune dello streptococco b-emolitico di gruppo A. Lo S. aureus è il principale agente eziologico dell’impetigine bollosa che si verifica ovunque sul corpo e dell’impetigine crostosa del viso; il suo ruolo nell’ectima è differente nelle diverse parti del mondo. Si è verificato un recente aumento di foruncoli e di diverse infezioni stafilococciche più gravi. Infezioni purulente delle orecchie o delle narici possono essere sorgenti di stafilococchi, ma lo stafilococco cutaneo raramente proviene dal naso o dalla gola. Spesso si sospetta la diffusione ad altri di una infezione non trattata, ma sperimentalmente è difficile indurre l’infezione.

Le braccia, le gambe e il viso sono le sedi più frequentemente interessate dall’impetigine e dall’ectima; meno interessate sono le sedi non esposte. Sia l’impetigine che l’ectima possono seguire un trauma superficiale che abbia interrotto la continuità della cute o possono essere secondarie a pediculosi, scabbia, herpes simplex o zoster, infezioni micotiche, altre dermatiti, o punture d’insetto.

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Sintomi, segni e diagnosi

L’impetigine si può verificare anche su cute normale, specialmente sulle gambe nei bambini. Le lesioni variano da vescicolopustole della grandezza di un pisello a lesioni vermiformi larghe, bizzarre, cercinate. Le lesioni causate dallo S. aureus progrediscono rapidamente da maculopapule a vescicolopustole o da bolle a lesioni di tipo essudativo e poi color miele, crostose, cercinate.

L’ectima è caratterizzata da ulcere piccole, purulente, superficiali, perforate, con croste spesse, di colore marrone nerastro circondate da eritema. Il prurito è frequente e il grattamento può diffondere l’infezione.

La diagnosi di solito si basa sulle caratteristiche cliniche.

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Prognosi

Un’infezione non trattata negli adulti può portare a cellulite, linfangite o foruncolosi. Nei bambini, una lesione eritematosa non trattata può persistere per mesi. Può residuare una modificazione pigmentaria con o senza cicatrice. Le lesioni dell’ectima penetrano più profondamente di quelle dell’impetigine causando ulcerazioni con successiva cicatrizzazione.

Il trattamento è solitamente seguito da una pronta guarigione. A seguito di una infezione cutanea da streptococco b-emolitico di gruppo A, si può verificare nel bambino una glomerulonefrite acuta, ma non la malattia reumatica acuta; comunque, la nefrite è divenuta meno comune poiché i ceppi degli streptococchi dannosi per il rene sono meno frequenti.

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Terapia

L’applicazione di unguento alla mupirocina 3 volte/die si è rilevata efficace nel trattamento dell’impetigo causata da S. aureus e dallo streptococco b-emolitico del gruppo A, anche se si sono sviluppati alcuni ceppi resistenti. I pazienti che non mostrano alcuna risposta alla mupirocina nel giro di 3-5 giorni devono essere sottoposti a trattamento sistemico. Poiché la maggior parte dei casi è dovuta a stafilococchi produttori di penicillinasi, la cloxacillina o le cefalosporine di prima generazione sono farmaci di prima scelta. I soggetti allergici alla penicillina devono essere trattati con cefadroxil 30mg/kg/die PO suddiviso in 2 dosi giornaliere o cefalexina per 10 gg (50 mg/ kg die PO frazionati q 6 h nei bambini, 250 mg qid negli adulti) piuttosto che con l’eritromicina; l’aumentata frequenza di stafilococchi resistenti all’eritromicina (10-40%) ha ridotto l’efficacia di questo farmaco. La maggior parte degli streptococchi è sensibile all’eritrocina ma raramente alle tetracicline. Nel pioderma stafilococcico semplice deve essere somministrata per 10 gg una penicillina penicillinasi-resistente (p. es., cloxacillina 50 mg/kg/die PO frazionata q 6 h nei bambini o 250 mg qid negli adulti).

Nell’impetigine secondaria o nell’ectima, deve essere trattata anche la causa sottostante.

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