19. PEDIATRIA 265. INFEZIONI NEI BAMBINIINFEZIONI VIRALI ROSEOLA INFANTUM (Esantema improvviso; pseudorosolia) Infezione virale acuta dei lattanti o dei bambini molto piccoli caratterizzata da febbre alta, assenza di segni o sintomi di localizzazione e comparsa di un’eruzione rubeoliforme assieme o subito dopo la risoluzione della febbre. Sommario: Eziologia, sintomi e segni La causa abituale è l’Herpes virus umano tipo 6 (HHV-6) e, meno frequentemente, l’HHV-7. La malattia si presenta il più delle volte in primavera e in autunno. Sono state riportate piccole epidemie locali. Si stima che il periodo d’incubazione sia di 5-15 giorni. Compare improvvisamente una febbre di 39,5-40,5°C che dura per 3-5 giorni senza alcuna causa evidente. Durante tale periodo sono frequenti le convulsioni, specialmente quando la temperatura aumenta. Nonostante la febbre alta, il bambino è di solito clinicamente vivace e attivo. Di solito a partire dal 3o giorno è presente leucopenia con linfocitosi relativa. Si può avere spesso linfoadenopatia cervicale o retroauricolare e la milza può essere lievemente ingrandita. Generalmente al 4o giorno la febbre cala rapidamente e compare l’esantema maculare o maculopapulare, prevalentemente sul torace e sull’addome e, in minor misura, sul viso e sugli arti; può durare da alcune ore a 2 giorni. In questa fase la temperatura è normale, il bambino si sente bene e ha un comportamento normale. L’eruzione evanescente nei casi più lievi può passare inosservata. Nel 70% delle infezioni da HHV-6, non appare il tipico esantema. Diagnosi e terapia Se è noto che la roseola è presente nella comunità, si può pensare ad essa quando un bambino di età compresa fra 6 mesi e 3 anni presenta una temperatura costantemente elevata senza causa apparente e rimane vivace e attivo. La diagnosi può essere sospettata se si possono escludere pielonefrite, otite media, meningite, sepsi e polmonite batterica. Dopo la comparsa dell’eruzione, può essere formulata una diagnosi presuntiva. La diagnosi è confermata dall’esame colturale, dalla PCR Polymerase Chain Reaction) e dai test sierologici, ma queste tecniche non sono raccomandate di routine. La terapia è sintomatica e prevede l’uso di antipiretici per mantenere il bambino in uno stato di benessere. Per la terapia delle convulsioni v. Cap. 172.
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