19. PEDIATRIA

270. PATOLOGIA MUSCOLO-SCHELETRICA E DEL TESSUTO CONNETTIVO

LE OSTEOCONDROSI

MALATTIA DI LEGG-CALVE'-PERTHES

Necrosi asettica idiopatica dell’epifisi prossimale del femore.

La malattia di Legg-Calvè-Perthes è la più frequente delle osteocondrosi, ha un massimo di incidenza tra i 5 e i 10 anni con una predilezione per i maschi ed è generalmente unilaterale.

I sintomi principali sono dolore all’articolazione dell’anca e disturbi dell’andatura, generalmente a insorgenza graduale e progressione lenta. I movimenti articolari sono limitati e i muscoli della coscia possono divenire ipoplasici. Gli esami radiologici evidenziano inizialmente appiattimento e in seguito frammentazione della testa del femore, che contiene aree di ipertrasparenza e di sclerosi.

La diagnosi differenziale comprende le patologie scheletriche ereditarie, soprattutto la displasia epifisaria multipla. In ogni caso atipico bilaterale o familiare è d’obbligo uno studio dello scheletro per escludere queste condizioni, dal momento che la prognosi e il trattamento ottimale sono diversi. Vanno esclusi anche l’ipotiroidismo, l’anemia a cellule falciformi e i traumi.

Nei casi non trattati si ha generalmente un decorso prolungato, ma autolimitantesi, di 2-3 anni. Anche quando la condizione diventa infine quiescente, residua una deformazione della testa del femore e dell’acetabolo che predispone a un’osteoartrosi degenerativa secondaria. Nei casi trattati le sequele sono meno gravi.

La terapia ortopedica comprende riposo prolungato a letto, trazioni mobili, cinghie e contenzione della testa del femore mediante gessature e docce. Alcuni esperti propongono l’osteotomia subtrocanterica con fissazione interna che permette una precoce deambulazione.

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