20. MALATTIE DOVUTE AD AGENTI FISICI

282. MALATTIE DA MOVIMENTO

Nausea, vomito e sintomi correlati, causati da ripetute accelerazioni e/o decelerazioni angolari e lineari.

Sommario:

Introduzione
Eziologia
Sintomi e segni
Profilassi e terapia


Forme tipiche sono: il mal di mare, il mal d’aria, il mal d’auto, il mal di treno, la malattia da oscillazioni e la sindrome da adattamento allo spazio.

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Eziologia

La causa primaria è rappresentata dall’eccessiva stimolazione dell’apparato vestibolare, dovuta al movimento. La suscettibilità individuale varia notevolmente. Le vie afferenti dal labirinto al centro del vomito, situato nel midollo allungato, non sono ben definite, tuttavia le cinetosi si presentano soltanto quando l’8o nervo e i tratti vestibolari cerebellari sono intatti. Stimoli visivi (p. es., un orizzonte mobile), scarsa ossigenazione (vapori, fumo o monossido di carbonio) e fattori emotivi (p. es., paura, ansia) in genere interagiscono col movimento, precipitando un attacco.

Nella sindrome da adattamento allo spazio (malattia da movimento nei viaggi spaziali), un fattore eziologico è rappresentato dall’assenza di peso (gravità zero), tale sindrome compromette l’efficienza degli astronauti nei primi gg di permanenza nello spazio, ma i sintomi scompaiono nell’arco di vari giorni grazie all’adattamento.

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Sintomi e segni

Sono caratteristici la nausea ciclica e il vomito, talvolta preceduti da sbadigli, iperventilazione, salivazione, pallore, profusa sudorazione fredda e sonnolenza. Possono inoltre essere presenti aerofagia, vertigini, mal di testa, disturbi generali e facile affaticabilità. Quando compaiono nausea e vomito, il paziente è debole e incapace di concentrazione. In caso di movimento uniforme, il paziente può adattarsi e tornare gradualmente a stare bene, tuttavia, i sintomi possono riapparire se il movimento aumenta di intensità o riprende dopo una breve pausa.

Prolungati episodi di cinetosi con vomito possono condurre a ipotensione arteriosa, disidratazione, inanizione e depressione. La cinetosi può rappresentare una grave complicanza in pazienti con altre patologie.

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Profilassi e terapia

La prevenzione è più semplice del trattamento. Quando il movimento è inevitabile, ogni individuo predisposto dovrebbe cercare una sistemazione dove esso sia ridotto al minimo (p. es., al centro della nave, vicino al livello dell’acqua o, in aereo, in corrispondenza delle ali). La miglior posizione da assumere è quella supina o semisdraiata, con la testa appoggiata e si deve assolutamente evitare la lettura. Tenere l’asse della visione a un angolo di 45° sopra l’orizzonte riduce la suscettibilità a tale patologia, per alcuni è utile evitare di fissare le onde o altri oggetti in movimento. In un viaggio in nave, è importante soggiornare in una cabina ben ventilata e può essere d’aiuto andare fuori sul ponte a prendere una boccata d’aria fresca. Eccessive assunzioni di cibo o di alcol, prima o durante il viaggio, aumentano la probabilità di cinetosi, quindi durante viaggi lunghi devono essere ingeriti frequentemente cibi semplici e piccole quantità di liquidi; se il tempo di volo è breve, il cibo e i liquidi devono essere evitati. Nella sindrome di adattamento allo spazio, si deve evitare il movimento, perché aggrava la sintomatologia.

A scopo profilattico, i farmaci devono essere somministrati prima che si presentino nausea e vomito. Ai soggetti predisposti, un’ora prima della partenza, possono essere somministrati 50 mg di dimenidrati, difenidramina, meclizina o ciclizina PO, 25 mg di prometazina PO, 5-10 mg di diazepam PO, oppure 0,6 mg di scopolamina PO (se disponibile), per ridurre al minimo i sintomi GI mediati dal sistema vagale. Tuttavia, tutti questi farmaci, eccetto il diazepam, sono anticolinergici e quindi provocano effetti collaterali, in particolare negli anziani. Un cerotto percutaneo può rilasciare una dose inferiore di scopolamina, viene applicato 4 h prima della partenza e rilascia 0,5 mg di farmaco nell’arco di 3 giorni. Se i fattori emotivi sono significativi, si possono somministrare 15-30 mg di fenobarbital PO, 1 h prima della partenza. Tutti i dosaggi devono essere adeguatamente modificati in caso di un viaggio prolungato. Se compare vomito, il farmaco, per essere efficace, deve essere somministrato per via rettale o parenterale, se tale sintomatologia si protrae possono essere necessari liquidi ed elettroliti EV, per il mantenimento e la reintegrazione dei liquidi persi.

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