21. ARGOMENTI SPECIALI

293. MEDICINA GERIATRICA

(Geriatria)

Approccio interdisciplinare alla gestione della patologia e dell’inabilità, alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie negli anziani, comprendente la gerontologia (lo studio delle modificazioni del normale invecchiamento in quanto differenziato dagli effetti della malattia).

La maggior parte delle funzioni biologiche correlate con l’età raggiunge il culmine a < 30 anni di età e può gradualmente declinare con un andamento lineare (v. Tab. 293-1); sebbene questo declino tardivo possa essere critico durante lo stress, esso non ha nessun effetto sull’attività quotidiana. Così, la malattia, piuttosto che il normale invecchiamento, è la principale causa di perdita di funzione nell’età avanzata.

Molti decrementi che vengono generalmente riferiti all’invecchiamento sono spesso attribuibili allo stile di vita, al comportamento, alla dieta o all’ambiente, fattori che possono essere modificati. Per esempio, l’attività fisica aerobica può invertire parzialmente il declino della o2 max, della forza muscolare e della tolleranza al glucoso nei soggetti anziani sani, ma sedentari. Gli effetti dell’invecchiamento possono essere meno notevoli di quanto ritenuto in passato e un invecchiamento più sano e più vigoroso potrebbe essere alla portata di molte persone.

Gli studi trasversali, che mettono a confronto soggetti di età differenti, sono relativamente facili da eseguire, ma meno utili degli studi longitudinali che analizzano i soggetti nel tempo a confronto di quando essi stessi erano più giovani. Tali studi sono difficili a causa della lunga durata e dell’alta percentuale di ritiri; inoltre, è difficile trovare soggetti anziani sani.

Demografia: all’inizio del secolo, i soggetti > 65 anni ammontavano al 4% della popolazione degli Stati Uniti; attualmente, essi ammontano a più del 12% (33 milioni, con un guadagno netto > 1000 al giorno). Si stima che nel 2030, quando i bambini nati dopo la II Guerra Mondiale raggiungeranno l’età di 80 anni, più di 70 milioni di Americani (> 20%) avranno un’età superiore ai 65 anni e la percentuale dei soggetti di ultraottantacinquenni sarà maggiore.

Aspettativa di vita: all’età di 65 anni, un uomo ha un’aspettativa di vita di 13 anni, ma all’età di 75 anni ha ancora un’aspettativa di vita di 9 anni. All’età di 65 anni, una donna ha un’aspettativa di vita di 20 anni ma all’età di 75 anni ha ancora un’aspettativa di vita di 12 anni. Complessivamente, le donne vivono circa 8 anni di più degli uomini, probabilmente in seguito a fattori genetici, biologici e ambientali; pertanto, ci sono più donne che uomini anziani. Le differenze in sopravvivenza non si sono ridotte, nonostante le donne fumino di più e svolgano lavori finora tradizionalmente maschili. La durata massima della vita umana (calcolata intorno a 110-120 anni) è aumentata di poco rispetto all’aumento più netto dell’aspettativa media di vita, in questo secolo, ma gli incrementi continuano. Le persone di età > 65 anni sono in uno stato di salute migliore rispetto ai loro predecessori. Tuttavia, in tutte le coorti, i più anziani diminuiscono maggiormente.

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