TABELLA 263-5. CLASSIFICAZIONE DELL'AVVELENAMENTO DA PIOMBO
Classe |
Livelli di PbE |
Approccio |
I |
< 10mg/dl (< 0,5mmol/l) |
Rivalutare o effettuare un nuovo screening entro 1anno. Non č necessario effettuare altro, tranne la rimozione della fonte di piombo |
IIA |
10-14mg/dl (0,5-0,7mmol/l) |
Dare istruzioni alla famiglia sul piombo e sui test da effettuare nel follow-up Informare i servizi sociali, se necessario |
IIB |
15-19mg/dl (0,7-0,9mmol/l) |
Dare istruzioni alla famiglia sul piombo e sui test da effettuare nel follow-up Informare i servizi sociali, se necessario Se i livelli di PbE sono stazionari (cioč, riscontro di livelli di PbE che rientrano in un certo range in 2 prelievi venosi effettuati a distanza di 3mesi) o peggiorano, procedere in accordo con le indicazioni per la classe III La fonte di piombo deve essere individuata ed eliminata, quando la PbE č elevata. I soggetti con PbE elevata, inclusi quelli che hanno effettuato terapia chelante, non devono essere ricondotti in un ambiente nel quale continua l’esposizione al piombo |
III |
22-44mg/dl (0,95-2,1mmol/l) |
Fornire un programma coordinato di cura (gestione del caso) e trattamento (v. testo) |
IV |
45-69mg/dl (2,15-3,35mmol/ l) |
Entro 48h iniziare la gestione del caso, il trattamento (v. testo), le indagini ambientali e il controllo del rischio ambientale legato al piombo. La fonte di piombo deve essere individuata ed eliminata quando la PbE č elevata. I soggetti con PbE elevata, inclusi quelli che hanno effettuato terapia chelante, non devono essere ricondotti in un ambiente nel quale continua l’esposizione al piombo |
V |
³ 70mg/dl (³ 3,4mmol/l) |
Ricoverare il bambino e iniziare immediatamente il trattamento (v. testo). Iniziare immediatamente la gestione del caso, le indagini ambientali e il controllo del rischio ambientale legato al piombo. |
PbE=concentrazione ematica del piombo. Da Centers from Disease Control and Prevention: Screening Young Children for Lead Poisoning: Guidance for State and Local Public Health Officials. Atlanta, Centers from Disease Control and Prevention, 1997. |