Tabella 301-2. Esempi di interazioni farmacologiche

Farmaco interessato

Agenti che causano interazione

Commenti

Alendronato

Cibo

Il cibo (p.es., succo d'arancia, caffè, acqua minerale) può ridurre notevolmente l'assorbimento e l'efficacia dell'alendronato, il quale deve essere assunto con acqua semplice almeno 1/2ora prima dell'ingestione dei primi alimenti, bevande o farmaci della giornata.

Antiaritmici (la maggior parte)
Astemizolo
Benzodiazepine
(la maggior parte)
Cisapride

Ritonavir

Il ritonavir inibisce alcuni enzimi epatici del citocromo P- 450 e può provocare un aumento delle concentrazioni sieriche dei farmaci metabolizzati da questi enzimi. Tali farmaci non devono essere utilizzati insieme al ritonavir. La som ministrazione contemporanea di ritonavir e di qualunque altro farmaco deve essere tenuta stretta mente sotto controllo.

Astemizolo

Cibo

Il cibo può ridurre l'assorbimento dell'astemizolo anche del 60%. L'astemizolo deve essere assunto a stomaco vuoto (p.es.,2ore dopo un pasto), senza ingerire altro cibo per almeno un'ora dopo la somministrazione.

Astemizolo
Cisapride

Claritromicina
Eritromicina
Fluvoxamina
Itraconazolo
Ketoconazolo
Nefazodone
Troleandomicina

Elevate concentrazioni sieriche di astemizolo e cisapride possono provocare reazioni cardiovascolari gravi (p.es., aritmie ventricolari). I farmaci che interagiscono con essi ne inibiscono il metabolismo epatico, aumentando le loro concentrazioni e di conseguenza il rischio di tossicità. Deve essere evitato l'uso contemporaneo. Gli antiista minici non sedativi loratadina e fexofenadina non sono stati associati con l'insorgenza di reazioni cardiovascolari gravi e possono essere impiegati insieme con l'astemizolo.

Azatioprina Mercaptopurina

Allopurinolo

L'allopurinolo inibisce la xantinaossidasi, che metabolizza l'azatioprina e la mercaptopurina, tanto che l'effetto di questi farmaci ne risulta marcatamente aumentato. In caso di somministrazione contemporanea di allopurinolo, la dose di azatioprina o di mercaptopurina deve essere ridotta a 1/3-1/4 della dose abituale.

Benzodiazepine (p.es., alprazolam, diazepam, triazolam)

Fluvoxamina
Nefazodone

La fluvoxamina, il nefazodone e altri farmaci che inibiscono gli enzimi epatici possono aumentare l'effetto della maggior parte delle benzodiazepine. Bisogna considerare le possibili alternative; p.es., alcune benzodiazepine che vengono sottoposte a glucuronidazione (lorazepam, oxazepam e temazepam) verosimilmente non interagiscono con i farmaci che inibiscono gli enzimi epatici. L'uso contemporaneo di fluvoxamina e diazepam non è consigliato. Se viene somministrata fluvoxamina con l'alprazolam, la dose di quest'ultimo deve essere almeno dimezzata, e successivamente attestata sulla dose minima efficace. Se viene somministrato nefazodone con l'alprazolam o il triazepam, la dose iniziale di alprazolam deve essere ridotta del 50%, e quella di triazolam del75%.

Benzodiazepine (p.es., diazepam)
Carbamazepina
Fenitoina
Warfarin

Cimetidina

La cimetidina inibisce le vie metaboliche ossidative e può potenziare l'effetto dei farmaci metabolizzati in questo modo; essa non modifica l'effetto del lorazepam, dell'oxazepam o del temazepam.

Alcune benzodiazepine (p.es., triazolam)
Ciclosporina
Felodipina
Nifedipina
Nisoldipina

Succo di pompelmo

Il succo di pompelmo inibisce il CYP3A4, un enzima del citocromo P-450, e di conseguenza aumenta la biodisponibilità di alcuni farmaci e potenzia il loro effetto.

Depressori del SNC (p.es., benzodiazepine, antipsicotici, antidepressivi triciclici, la maggior parte degli antiistaminici, alcuni analgesici)

Altri depressori del SNC, comprese le bevande alcoliche

Se viene somministrato più di un depressore del SNC, la risposta può essere eccessiva, e richiedere la riduzione della dose di uno o di entrambi i farmaci. I pazienti devono essere informati che questi farmaci possono indurre sonnolenza e sedazione, e che il rischio aumenta quando essi vengono usati contemporaneamente.

Digossina

Diuretici che inducono deplezione di potassio (p.es., idroclorotiazide, furosemide)

Se si verifica una deplezione di potassio che non viene corretta, il cuore può diventare più sensibile agli effetti della digossina, e ne possono derivare reazioni avverse (p.es., aritmie). Le concentrazioni sieriche di K devono essere tenute sotto controllo. La supplementazione di K va stabilita su base individuale. Non tutti i pazienti necessitano di supplementazione; in alcuni, essa può causare iperkaliemia

Fluorochinoloni (p.es., ciprofloxacina)
Tetracicline

Prodotti contenenti metalli (p.es., sali di ferro, antiacidi contenenti alluminio, magnesio o calcio)

I metalli possono legarsi con le tetracicline e i fluorochinoloni nel tratto GI, riducendo il loro assorbimento e il loro effetto. L'intervallo tra l'assunzione di una tetraciclina e quella di un prodotto contenente metalli deve essere il più lungo possibile (2h). Se si può, i prodotti contenenti metalli non devono essere usati con un fluorochinolone. Se il loro impiego contemporaneo è inevitabile, l'intervallo tra le loro assunzioni deve essere il più lungo possibile (2h), e il fluorochinolone deve essere somministrato per primo.

Levodopa

Piridossina

La piridossina accelera la decarbossilazione della levodopa che dà origine al suo metabolita attivo, la dopamina, nei tessuti periferici. Contrariamente alla levodopa, la dopamina non è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica per esplicare un effetto antiparkinsoniano. La somministrazione di carbidopa insieme alla levodopa previene l'interferenza da parte della piridossina.

Litio

Diuretici (p.es., idroclorotiazide)

I diuretici causano deplezione di sodio, la quale riduce la clearance renale del litio e ne aumenta l'attività. L'uso contemporaneo andrebbe evitato. Se è considerata indispensabile, la terapia in associazione deve essere condotta sotto stretto controllo.

Inibitori della MAO
(fenelzina, tranil cipromina)

Amine simpaticomimetiche ad azione indiretta (p.es., amfetamina, efedrina, fenilpropanolamina)

L'uso contemporaneo può provocare reazioni gravi (p.es., cefalea intensa, crisi ipertensive, aritmie cardiache) e deve essere evitato.

Antidepressivi triciclici (p.es., amitriptilina, imipramina)

L'uso contemporaneo può provocare reazioni gravi (p.es., tremori, convulsioni, ipertermia) e, nella maggior parte dei pazienti, deve essere evitato. In generale, la terapia con un farmaco appartenente a una di queste classi non deve essere cominciata prima che siano trascorsi 14 giorni dalla sospensione della terapia con un farmaco dell'altra classe. Alcuni pazienti che non rispondono a un solo antidepressivo vengono trattati con entrambe le classi di farmaci; tale terapia necessita di un monitoraggio molto attento.

Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (p.es., fluoxetina, luvoxamina, paroxetina,sertralina)

L'uso contemporaneo può provocare reazioni gravi (p.es., rigidità, delirio, ipertermia) e deve essere evitato. La terapia con un farmaco appartenente a una di queste classi non deve essere cominciata prima che siano trascorsi 14 giorni dalla sospensione della terapia con un farmaco dell'altra classe. Poiché la fluoxetina e il suo metabolita principale hanno una lunga emivita di elimi nazione, tra la sospensione della fluoxetina e l'inizio della somministrazione di un inibitore della MAO de vono trascorrere5settimane.

Cibi ad alto contenuto di tiramina (p.es., alcuni formaggi, specialmente le varietà molto saporite o stagionate; alcune bevande alcoliche)

Se i pazienti che assumono un inibitore della MAO ingeriscono questi cibi, possono verificarsi reazioni gravi (p.es., crisi ipertensive). Essi devono quindi essere evitati.

Contraccettivi orali

Barbiturici
Carbamazepina
Fenitoina
Rifabutina
Rifampicina

I farmaci interagenti provocano l'induzione degli enzimi epatici, aumentando la velocità di metabolizzazione dei contraccettivi orali e probabilmente riducendo la loro efficacia; ne può conseguire una gravidanza indesiderata. Nel corso della terapia con tali farmaci devono essere prese misure anticoncezionali aggiuntive.

Antibiotici

Alcune segnalazioni hanno suggerito che gli antibiotici riducono l'efficacia dei contraccettivi orali (presumibilmente diminuendo le concentrazioni sieriche degli estrogeni), dando luogo a gravidanze indesiderate. Anche se questo rischio sembra essere molto basso, nel corso delle terapie antibiotiche devono essere prese misure anticoncezionali aggiuntive.

Teofillina

Cimetidina
Ciprofloxacina
Enoxacina
Eritromicina
Grepafloxacina

L'uso contemporaneo può innalzare le concentrazioni sieriche di teofillina e causare intossicazione da teofillina. I farmaci che inibiscono gli enzimi epatici (p.es., quelli elencati) possono inibire il metabolismo della teofillina e aumentare le sue concentrazioni sieriche. Devono essere prese in considerazione alternative terapeutiche probabilmente prive di interazioni (p.es., famotidina, nizatidina e ranitidina al posto della cimetidina, e azitromicina al posto dell'eritromicina). Nel caso debbano essere impiegate associazioni con potenziale interazione, la terapia deve essere condotta sotto stretto controllo.

Warfarin

Farmaci che inibiscono
(p.es., cimetidina)
o inducono
(p.es., barbiturici) gli enzimi epatici

I farmaci che inibiscono gli enzimi epatici possono aumentare l'attività del warfarin e il rischio di sanguinamento, e quelli che inducono gli enzimi epatici possono ridurre l'effetto del warfarin. Devono essere prese in considerazione alternative terapeutiche probabilmente prive di interazioni. Nel caso debbano essere impiegate associazioni con potenziale interazione, la terapia deve essere condotta sotto stretto controllo, e se necessario deve essere modificato il dosaggio.

Aspirina

L'aspirina può aumentare l'attività del warfarin e il rischio di sanguinamento; in generale, l'uso contemporaneo deve essere evitato. Tuttavia, in alcune patologie cardiovascolari, esso ha un effetto favorevole.

MAO=monoamino ossidasi.

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