7. MALATTIE DELL'ORECCHIO, DEL NASO E DELLA GOLA 86. NASO E SENI PARANASALIPOLIPI Estroflessioni carnose della mucosa del naso. Sommario: La rinite allergica predispone alla formazione di polipi. I polipi si possono formare anche durante infezioni acute e croniche e nella fibrosi cistica (v. Cap. 267); essi possono talvolta regredire dopo la risoluzione dell'infezione acuta scatenante. I polipi nasali si formano come conseguenza di un edema cronico diffuso nella lamina propria della mucosa, generalmente attorno agli ostii dei seni mascellari. Un polipo nella fase di sviluppo assume la forma di lacrima; quando è maturo ricorda un chicco d'uva privo di buccia e di semi. Nella rinosporidiosi si osservano polipi sanguinanti. Polipi unilaterali si osservano occasionalmente in associazione a neoplasie benigne o maligne del naso e dei seni paranasali. I soggetti affetti da polipi nasali presentano una più elevata probabilità di sviluppare allergia all'aspirina.
Terapia I corticosteroidi, come beclometasone dipropionato (42 mg/spruzzo) o flunisolide (25 mg/spruzzo) in aerosol, somministrati in 1 o 2 spruzzi bid per narice, a volte riducono o eliminano i polipi, sebbene la rimozione chirurgica sia spesso necessaria. I polipi che ostruiscono le vie aeree o che favoriscono l'instaurarsi di una sinusite devono essere asportati come anche quelli unilaterali, in quanto possono nascondere una neoplasia benigna o maligna. Tuttavia, i polipi tendono a riformarsi, a meno che l'allergia e/o l'infezione che stanno alla base non vengano rimosse. Dopo l'asportazione dei polipi nasali, la terapia topica con beclometasone, con flunisolide o cromolyn tende a ritardare le recidive. Nei casi recidivanti e gravi può essere indicata l'etmoidectomia o la sinusotomia mascellare.
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