9. MALATTIE DEI DENTI E DEL CAVO ORALE

105. MALATTIE DEL CAVO ORALE

NEOPLASIE

NEOPLASIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI

Le neoplasie delle ghiandole salivari colpiscono più comunemente le ghiandole parotidi (85%), seguite dalle ghiandole sottomandibolari e dalle ghiandole salivari minori. Solo circa l’1% colpisce le ghiandole sottolinguali. La maggior parte (dal 75 all’80%) è benigna, a lenta crescita, mobile, indolore e, di solito, appare come un nodulo solitario sotto la cute normale o sotto la mucosa. Talvolta, quando sono cistiche, esse sono fisse. La più comune è l’adenoma pleomorfico benigno (tumore misto), che colpisce soprattutto le donne > 40 anni di età. La trasformazione maligna è possibile, determinando il carcinoma che deriva dal tumore misto. Il trattamento è chirurgico. Il tasso di recidiva è alto quando l’escissione non è completa. Altri tumori benigni delle ghiandole salivari comprendono l’adenoma monomorfico, l’oncocitoma e il cistadenoma papillifero linfomatoso. Questi raramente recidivano o diventano maligni.

Le neoplasie maligne delle ghiandole salivari (dal 20 al 25%) sono caratterizzate da crescita rapida o da un improvviso scatto di crescita. Esse sono dure, nodulari e di solito aderenti al tessuto adicente, ma spesso presentano una periferia poco differenziata. Il dolore e il coinvolgimento nervoso sono frequenti e, alla fine, la cute o la mucosa soprastanti possono ulcerarsi. Il carcinoma mucoepidermoide è la più comune neoplasia maligna, che si verifica tipicamente dal 3o al 6o decennio di vita. Colpisce comunemente una ghiandola salivare minore del palato; un rigonfiamento retromolare inspiegato è considerato un carcinoma mucoepidermoide finchè non si prova il contrario. Questo cancro può verificarsi profondamente nell’osso, spesso nella parete di una cisti dentigera. Tutti i tipi di carcinoma mucoepidermoide possono metastatizzare. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 95% per il tipo a basso grado, che colpisce soprattutto le cellule mucose, e del 50% per il tipo ad alto grado, che colpisce soprattutto le cellule epidermoidi. Il trattamento consiste in un’ampia escissione e nella radioterapia postoperatoria.

Il carcinoma adenoideo cistico (cilindroma) è la più comune neoplasia maligna delle ghiandole salivari minori. Il trattamento consiste in un’ampia escissione chirurgica, ma la recidiva locale è frequente. Le metastasi al polmone e la morte sono probabili.

Il carcinoma a cellule acinose, un tumore frequente della parotide, colpisce persone nella 5a o 6a decade di vita. La prognosi è favorevole se l’escissione è ampia. Il carcinoma che deriva dal tumore misto è di solito un adenocarcinoma che evolve da un precedente tumore misto benigno e nel quale solo gli elementi carcinomatosi metastatizzano.

L’irradiazione del cancro della testa e del collo presenta effetti indesiderati. La funzione di ogni ghiandola salivare compresa nell’area irradiata è distrutta in modo permanente da una dose di circa 40 Gy. L’apporto sanguigno all’osso, in particolare alla mandibola, è compromesso da dosi > 60 Gy e può verificarsi osteoradionecrosi (v. Cap. 292). L’irradiazione può causare anche mucosite orale e ustionare la cute soprastante. La chemioterapia e la mucosite che spesso la accompagna determinano spesso xerostomia. Tuttavia, una parte della funzione salivare di solito ricompare varie settimane dopo il completamento della chemioterapia.

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