10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE

109. DIAGNOSI DELLE MALATTIE CUTANEE

Molte malattie cutanee possono essere diagnosticate attraverso il solo esame fisico. L’esame obiettivo deve includere l’ispezione delle unghie e delle zone poco accessibili a un autoesame (p. es., mucosa orale, regione anogenitale, cuoio capelluto). È indispensabile avere una buona illuminazione. La diagnosi richiede l’identificazione morfologica delle lesioni cutanee primitive e secondarie (v. oltre).

Inoltre, la disposizione delle lesioni può essere significativa. La disposizione a grappolo delle vescicole si riscontra nell’herpes simplex e nello zoster, con una successiva tipica disposizione lineare in quest’ultimo. La tendenza a formare cerchi o anelli è caratteristica nel granuloma anulare, nell’eritema multiforme, nell’eritema fisso da medicamenti, nelle infezioni da dermatofiti, in alcune forme della malattia di Lyme e nella sifilide secondaria. L’ordinamento lineare si verifica nei nevi epidermici, nella sclerodermia lineare e nella dermatite da contatto. Nel fenomeno di Köbner (isomorfismo reattivo) le lesioni della psoriasi, del lichen planus e delle verruche piane mimano l’aspetto di un trauma cutaneo (p. es., da grattamento, sfregamento o altro insulto meccanico). Di solito, la distribuzione delle lesioni ha un aspetto caratteristico (v. Tab. 109-1). L’anamnesi può inoltre fornire preziose indicazioni.

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