15. DISTURBI PSICHIATRICI

192. DISTURBI PSICOSESSUALI

PARAFILIE

SADISMO SESSUALE

L’infliggere sofferenze fisiche o psicologiche (umiliazione, terrore) al partner sessuale per stimolare l’eccitamento sessuale e l’orgasmo.

Il disturbo esordisce di solito nella prima età adulta, sebbene spesso anche durante l’infanzia si manifestino delle fantasie sadiche. In genere, il soggetto ha fantasie insistenti e persistenti in cui l’eccitamento sessuale è il risultato di sofferenze inflitte al partner. La diagnosi va posta sia in presenza che in assenza di un partner consenziente. Il sadismo é diverso dalle manifestazioni minori di aggressività che fanno parte di una attività sessuale normale. All’estremo dello spettro, il sadismo sessuale implica stupri brutali o tortura delle vittime. Ancora più estremo é l’omicidio con eccitazione, in cui la morte della vittima produce eccitazione sessuale.

Il sadismo sessuale deve a volte essere distinto dallo stupro, una complessa miscela di sesso e dominazione sulla vittima. Viene diagnosticato in < 10% degli stupratori, sebbene per molti l’atto di costringere una persona non consenziente ad avere un rapporto aumenti l’eccitazione sessuale. Tuttavia, lo scopo della maggior parte degli stupratori non è quello di infliggere sofferenze, e la sofferenza della vittima di solito non aumenta l’eccitamento sessuale dello stupratore.

Il sadismo sessuale é di solito cronico. Quando viene praticata con partner non consenzienti, questa attività criminale probabilmente continuerà sino a che il sadico non sarà arrestato. Questo disturbo è particolarmente pericoloso quando si associa a un disturbo antisociale di personalità (v. Cap. 191).

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