16. MALATTIE DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

198. TECNICHE DIAGNOSTICHE CARDIOVASCOLARI

TECNICHE DIAGNOSTICHE NON INVASIVE

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

La RMN può fornire diverse informazioni riguardo al cuore con un solo esame e può quindi avere un rapporto costi-benefici migliore rispetto a diverse altre metodiche.

La RMN è utile per valutare le regioni intorno al cuore, particolarmente il mediastino e i grossi vasi (p. es., per studiare aneurismi, dissezioni e stenosi).

L’acquisizione dei dati temporizzati sull’ECG ("ECG-gated") produce immagini in "cine-loop" del cuore battente. La risoluzione delle immagini può raggiungere quella della TC o dell’ecocardiografia, consentendo una buona definizione dello spessore e del movimento della parete miocardica, del volume delle camere, di masse o trombi endocavitari e dei piani valvolari. La RMN sequenziale dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico produce immagini con una risoluzione del pattern di perfusione migliore rispetto alle metodiche scintigrafiche. Si può misurare la velocità del flusso ematico nelle camere cardiache. L’angio-RMN può mostrare il flusso ematico nei rami maggiori delle coronarie. La spettroscopia mediante risonanza magnetica può identificare il miocardio infartuato.

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