17. DISORDINI GENITOURINARI

232. TRAUMI DELLA VIA URINARIA

TRAUMA RENALE

Sommario:

Introduzione
Diagnosi
Terapia


I traumi renali sono responsabili di circa il 65% di tutte le lesioni genitourinarie. Le cause sono il trauma chiuso (nell’80%), il trauma penetrante (aumentato in tempo di guerra e nelle aree ad alta densità criminale) e le lesioni iatrogene (dovute alla chirurgia, alla litotripsia extracorporea a onda d’urto o alla biopsia renale). Le complicanze comprendono sanguinamento persistente, fuoriuscita di urina, formazione di ascessi e ipertensione.

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Diagnosi

La diagnosi richiede un’anamnesi dettagliata e l’esame obiettivo, con esami di laboratorio e radiologici specifici. È importante valutare il meccanismo della lesione, ogni indicazione clinica suggestiva di trauma renale (p. es., segni della cintura di sicurezza, contusioni lombari, fratture delle ultime coste), PA iniziale e Htc e la presenza di ematuria. La valutazione diagnostica procede utilizzando la radiologia, una stretta osservazione o l’esplorazione chirurgica. Tutti i pazienti emodinamicamente stabili dovrebbero essere sottoposti ad accertamenti radiologici per un’accurata valutazione della estensione del trauma renale. Fa eccezione il paziente adulto che, dopo un trauma chiuso, ha una PA stabile, ematuria microscopica e non presenta segni clinici di trauma lombare.

La scelta della metodica per immagini deve essere concordata con l’équipe traumatologica e dipende dalla situazione clinica. L’urografia e la TC forniscono un’adeguata informazione riguardo i reni, ma la TC è preferibile nei pazienti politraumatizzati. Il ruolo diagnostico dell’angiografia è diminuito con l’avvento della TC, ma l’angiografia può aiutare a identificare un sanguinamento vascolare prima dell’embolizzazione.

Basandosi sulla valutazione diagnostica, il trauma renale può essere classificato come lesione renale minore, che comprende contusioni e lacerazioni superficiali, o come lesione renale maggiore, che include lacerazioni che si estendono fino alla porzione profonda della midollare del rene (con o senza coinvolgimento del sistema collettore) così come la lesione vascolare renale.

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Terapia

Un approccio diagnostico aggressivo combinato, è essenziale per un esito favorevole. Ciò implica una valutazione coordinata clinica e di laboratorio in tutti i pazienti, con l’utilizzo selettivo delle indagini radiografiche e della terapia chirurgica. Quando vi è indicazione alla chirurgia renale, una stretta attenzione alle varie tecniche ricostruttive è fondamentale per evitare la perdita del rene.

Un’isolata lesione renale minore da trauma chiuso in un paziente che si presenta soltanto con microematuria può essere trattata con la sola osservazione. I pazienti con ematuria franca che hanno contusioni o lacerazioni minori devono essere posti a stretto riposo a letto finché le urine non si schiariscono del tutto. I traumi penetranti di solito richiedono l’esplorazione chirurgica, a eccezione dei casi in cui sia stata effettuata un’accurata stadiazione della lesione renale e non vi siano altre lesioni intraaddominali che richiedano trattamento chirurgico. Le lesioni iatrogene renali raramente richiedono terapia chirurgica.

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