Il muco cervicale agisce come un filtro biologico prevenendo l’ingresso della flora batterica vaginale e aumentando la sopravvivenza degli spermatozoi. Durante la fase follicolare del ciclo mestruale, i livelli di estradiolo aumentano stimolando un’aumentata produzione di muco chiaro e filante.
Con il post-coital test si misurano la recettività del muco e la capacità dello sperma di sopravvivere e accedere alla porzione superiore dell’apparato riproduttivo. Sebbene questo test sia eseguito frequentemente, il suo valore è stato messo in discussione in quanto alcuni studi non hanno trovato alcuna correlazione tra la presenza o l’assenza di spermatozoi vitali nel muco e la successiva fertilità. A metà del ciclo, quando i livelli di estradiolo sono al loro valore massimo, un campione di muco endocervicale viene prelevato con un paio di pinze per polipi nasali o con una siringa per tubercolina, entro 2-8 ore dal rapporto sessuale. Il muco normale è chiaro, può essere filato per 8-10 cm (con bacchette di vetro), essiccato su vetrino assume una disposizione a felce e contiene almeno 5 spermatozoi mobili per campo.
L’agglutinazione dello sperma può indicare la presenza di anticorpi contro gli spermatozoi; l’aumentata viscosità del muco cervicale può indicare un’errata scelta del tempo di esecuzione dell’esame; l’assenza dello sperma può indicare l’eiaculazione al di fuori della vagina o in un profilattico. Il trattamento deve essere individualizzato e può includere l’inseminazione intrauterina artificiale o l’uso di agenti mucolitici.