19. PEDIATRIA

255. INTRODUZIONE

Dalla metà del XX secolo la pediatria ha ampliato il proprio campo d’azione includendo la perinatologia e l’adolescentologia; è stata posta particolare attenzione alla promozione della salute, alla prevenzione e alla diagnosi precoce di malattia, mediante appropriati controlli periodici; è stata riconosciuta l’importanza e l’interdipendenza degli aspetti organici, funzionali, comportamentali, sociologici, economici e politici della cura del bambino. La maggior parte di tali novità è stata indotta dai cambiamenti sociali che hanno prodotto una disgregazione all’interno della famiglia, della scuola e della società. Per molti, questo ha determinato un impoverimento dei processi educativi e delle aspirazioni individuali al successo e alla felicità e un aumento dello stress, dell’autosvalutazione, dell’uso di droghe, della violenza, della depressione e dei comportamenti autodistruttivi.

I gruppi di età utilizzati in questa sezione sono definiti come segue: neonato, dalla nascita a 1 mese di vita; lattante, da 1 mese a 1 anno; prima infanzia, da 1 a 4 anni; seconda infanzia, da 5 a 10 anni; adolescenza, da 11 a 17 anni. Il termine "bambino" può essere usato in modo generico dalla nascita in poi, a esempio parlando del numero dei figli in una famiglia.

La diagnosi prenatale e la consulenza genetica sono trattate nel Cap. 247. Le malattie e i disturbi che si verificano in età pediatrica, ma che sono più frequenti negli adulti, sono affrontati più dettagliatamente in altre sezioni del Manuale.

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