19. PEDIATRIA

262. PROBLEMI DI SVILUPPO

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

PAURE E FOBIE

La paura del buio, dei mostri, degli insetti e dei ragni è di frequente riscontro all’età di 3-4 anni, mentre la paura della morte o di ferirsi è comune nei bambini più grandi. Le storie paurose, i film o gli spettacoli televisivi spesso possono turbare i bambini e intensificare le loro paure. Le affermazioni fatte dai genitori in momenti di collera o di burla possono essere interpretate alla lettera dai bambini in età prescolare e possono causare inquietudine. Un bambino inizialmente timido può reagire a situazioni nuove con la paura o l’isolamento; tuttavia si adatterà senza difficoltà se rassicurato e posto ripetutamente di fronte a nuove esperienze, senza pressioni.

Le fobie inducono uno stato d’ansia persistente, irreale, ma intensa, nel reagire a stimoli o a situazioni esterne. Le paure tipiche di alcune fasi di sviluppo, devono essere differenziate da quelle connesse a tensioni familiari o a conflitti interiori (fobie). Se la fobia è intensa, sproporzionata al potenziale danno ad essa connesso, e interferisce con l’attività del bambino o se il bimbo non risponde positivamente alle semplici rassicurazioni, è allora necessario consultare uno psichiatra.

Fobia della scuola: i bambini di 6 e 7 anni possono rifiutarsi di andare a scuola o accusare nausea, vomito o altri sintomi che possano giustificare il rimanere a casa. Il bambino può reagire così per paura della severità o dei rimproveri dell’insegnante o il timore dei dispetti dei compagni. Più spesso il bambino presenta un comportamento di dipendenza e influenzabile a causa di un genitore iperprotettivo, mostrando attraverso la fobia della scuola una forma di ansia da separazione.

La fobia della scuola nei bambini da 10 a 14 anni indica una psicopatologia più grave, che richiede la valutazione e il trattamento psichiatrico. Se si individua l’ansia di separazione come base del problema, non è necessario eseguire test costosi, fuorvianti e talvolta dolorosi, per ricercare una malattia organica.

Nei bambini più piccoli è necessario l’immediato ritorno a scuola, per ovviare a cadute nel rendimento scolastico. In base alla situazione familiare, possono essere indicati qualche minimo intervento terapeutico o il riferimento a professionisti della salute mentale. Le ricadute si possono verificare a seguito di periodi di vacanza o di malattia. Per il preadolescente o il giovane adolescente, l’immediato rientro a scuola non è così urgente, e il trattamento si basa sui risultati di una dettagliata valutazione di salute mentale.

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