19. PEDIATRIA

265. INFEZIONI NEI BAMBINI

INFEZIONI VIRALI

ERITEMA INFETTIVO

(Quinta malattia; infezione da parvovirus B19)

Infezione virale acuta dei lattanti o dei bambini molto piccoli caratterizzata da febbre alta, assenza di segni o sintomi di localizzazione e comparsa di un’eruzione rubeoliforme assieme o subito dopo la risoluzione della febbre.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Diagnosi e terapia


Infezione virale acuta contagiosa caratterizzata da lievi sintomi generali e da un’eruzione maculare o maculopapulare che inizia sulle gote e si diffonde poi soprattutto alle zone esposte degli arti.

La malattia è causata dal parvovirus umano B19. Si verifica principalmente durante la primavera; sono comuni epidemie localizzate tra bambini e adolescenti. Il parvovirus B19 è anche un’importante causa delle crisi aplastiche che si verificano nei pazienti con patologia emolitica cronica, come l’anemia falciforme. La diffusione avviene per via respiratoria; l’infezione può verificarsi senza segni o sintomi.

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Sintomi e segni

Il periodo d’incubazione è di 4-14 giorni. Le manifestazioni tipiche sono febbre non elevata, leggero malessere generale e un eritema indurato e confluente sulle gote (aspetto a "guance-schiaffeggiate"). Entro 1-2 giorni, compare un’eruzione simmetrica che è più evidente alle braccia, alle gambe e al tronco, e che spesso risparmia le palme delle mani e le piante dei piedi. L’eruzione è maculopapulare, con tendenza alla confluenza; forma aree chiazzate leggermente rilevate, ad andamento reticolato o merlettato, spesso più evidente sulle aree esposte delle braccia. La malattia generalmente dura 5-10 giorni, ma l’eruzione può ripresentarsi varie settimane più tardi, esacerbata da luce solare, esercizio fisico, calore, febbre o stress emotivi. Talvolta, negli adulti affetti da questa malattia, vengono segnalati anche lieve dolore e tumefazione articolare che possono persistere o ricorrere per settimane o mesi. I pazienti immunodepressi possono sviluppare delle infezioni prolungate con grave anemia. Come la rosolia, anche l’eritema infettivo può essere trasmesso attraverso la placenta, determinando talvolta la nascita di un bambino morto o una grave anemia del feto con edema diffuso (idrope fetale). Il rischio di morte fetale è < 10% dopo infezione materna nella prima metà della gravidanza ed è ancor più bassa durante la seconda metà.

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Diagnosi e terapia

L’aspetto e la diffusione dell’eruzione sono gli unici elementi diagnostici; tuttavia, la rosolia e alcune infezioni da enterovirus possono presentare caratteristiche simili. La rosolia può essere esclusa mediante test sierologici; anche una storia di esposizione è utile per la diagnosi. La viremia da parvovirus B19 di solito dura 7-12 giorni e può essere individuata mediante tecniche di immunoprecipitazione o di biologia molecolare. La presenza di anticorpi specifici di tipo IgM nella fase acuta tardiva o all’inizio della convalescenza può supportare fortemente la diagnosi. Questi test diagnostici non sono consigliati di routine.

È necessaria solo una terapia sintomatica.

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