20. MALATTIE DOVUTE AD AGENTI FISICI

279. DISTURBI CAUSATI DAL CALORE

Reazioni alle alte temperature ambientali dovute a inadeguata o inappropriata risposta dei meccanismi di termoregolazione.

Sommario:

Introduzione
Profilassi


L’esposizione a temperature ambientali elevate, in assenza di una dispersione di calore efficace, può favorire l’insorgenza di crampi da calore, colpo di calore o collasso da calore. Un’esposizione acuta al calore (p. es., 3-4 h di esercizio fisico strenuo) o prolungata (10-12 giorni), accompagnata da sudorazione profusa non compensata dall’assunzione di liquidi, provoca disidratazione, deplezione del sodio e del potassio e ipovolemia. Il vomito e la diarrea concomitanti contribuiscono alla perdita dei liquidi. L’evaporazione, che è il meccanismo principale nella dispersione del calore, dipende dall’umidità relativa: più elevata è l’umidità minore è l’efficacia della dispersione di calore. Perciò l’elevata umidità ambientale (che diminuisce l’effetto refrigerante della sudorazione) e uno sforzo muscolare particolarmente intenso e prolungato (che aumenta la produzione muscolare di calore), accrescono il rischio di sviluppare malattie da calore. L’età, l’obesità, l’etilismo cronico, la debilitazione e numerosi farmaci (p. es., antiistaminici, anticolinergici, fenotiazine, diversi farmaci psicoattivi o sostanze come l’alcol la cocaina), aumentano la suscettibilità alle malattie da calore, in particolare al colpo di calore. Il colpo di calore e il collasso da calore si verificano entrambi in ambienti caldo-umidi, ma si tratta di quadri patologicinotevolmente differenti (v. Tab. 279-1).

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Profilassi

Il buon senso è la migliore misura preventiva. Bisogna evitare sforzi eccessivi in ambienti molto caldi o in spazi insufficientemente ventilati e non si dovrebbero indossare vestiti pesanti, in quanto impediscono la traspirazione. Se è indispensabile eseguire uno sforzo fisico in ambiente caldo, si dovranno reintegrare l’acqua e gli elettroliti (la cui perdita è spesso impercettibile quando l’aria è molto calda e secca) assumendo frequentemente liquidi di gusto leggermente salato (cioè quasi isotonici) e si dovrà facilitare l’evaporazione, che mantiene fresca la cute, indossando vestiti a maglie larghe o utilizzando ventilatori. La sensazione di sete è un indicatore inefficace del grado di disidratazione, quindi, durante l’esecuzione di sforzi intensi è necessario ingerire liquidi ogni ora, indipendentemente dalla sete. Le compresse di sale, meno gradevoli di cibi e bevande leggermente salati, non dovrebbero essere assunte, a meno che non vengano consumate grandi quantità di liquidi. La perdita di K, Mg e Ca è rischiosa solo quando l’esposizione al calore è prolungata.

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