22. FARMACOLOGIA CLINICA

304. TERAPIA FARMACOLOGICA NELL’ANZIANO

FARMACODINAMICA

Gli effetti di concentrazioni analoghe dei farmaci a livello dei siti di azione possono essere maggiori o minori rispetto a quelli osservati nei giovani (v. Tab. 304-2). La differenza può essere dovuta a modificazioni dell’interazione farmaco-recettore, degli eventi postrecettoriali o delle risposte omeostatiche adattative e, nei pazienti più compromessi, è spesso dovuta a patologie d’organo.

L’aumento della sensibilità ai farmaci legato all’invecchiamento deve essere tenuto in considerazione quando vengono utilizzati farmaci che possono avere effetti indesiderati gravi. Questi farmaci includono la morfina, la pentazocina, il warfarin, gli ACE-inibitori, il diazepam (specialmente se somministrato per via parenterale) e la levodopa. Alcuni farmaci i cui effetti si riducono con l’invecchiamento (p. es., la tolbutamide, la gliburide, i b-bloccanti) devono anch’essi essere impiegati con cautela poiché si può comunque verificare una grave tossicità dose-dipendente e i segni di tossicità possono essere ritardati.

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