23. AVVELENAMENTI
308. MORSI E PUNTURE
LUCERTOLE VELENOSE
Soltanto il mostro di Gila (Heloderma suspectum), che vive nel Sud Ovest degli USA e si trova anche in Messico, e la lucertola imperlata (H. horridum) del Messico, sono note come velenose. Il loro veleno, in qualche modo simile a quello dei crotalidi (v. sopra), contiene serotonina, arginina esterasi, ialuronidasi, fosfolipasi A2 e una o più callicreine salivari. Esso non possiede componenti neurotossiche o enzimi che interferiscono con la coagulazione.
I sintomi e i segni del morso comprendono dolore, tumefazione ed edema di notevole intensità, ecchimosi, linfangite e linfoadenopatia. Nell’avvelenamento moderato o grave possono comparire manifestazioni sistemiche (p. es., astenia, sudorazione, senso di sete, cefalea, tinnito). Raramente, nei casi gravi si verifica un collasso cardiovascolare. I reperti clinici e il decorso sono generalmente simili a quelli di un caso di avvelenamento di gravità minima o moderata causato da un morso di crotalo dal dorso di diamante dell’Ovest.
Il trattamento consiste in misure di supporto simili a quelle raccomandate per l’avvelenamento da crotalidi. In commercio non è disponibile alcun antidoto specifico. La ferita deve essere esplorata con un piccolo ago alla ricerca di denti dell’animale rotti o staccatisi, e quindi va pulita.
|
|
|
|
|
|
|
-indietro- |
-ricerca- |
-indice sezione- |
-indice generale- |
-indice tabelle- |
-indice figure- |
-help- |
|
|
|
Copyright © 2002 Merck Sharp
& Dohme Italia S.p.A. Via G. Fabbroni, 6 - 00191 Roma - Tutti i diritti riservati.
Informativa
sulla privacy
|
|