23. AVVELENAMENTI

308. MORSI E PUNTURE

SCORPIONI

Il Centruroides exilicauda (sculpturatus), trovato in Arizona, Nuovo Messico e sulla sponda californiana del fiume Colorado, è responsabile di molte lesioni. Tutti gli altri scorpioni del Nord America sono relativamente innocui; le punture di solito causano soltanto un dolore localizzato con gonfiore minimo, una certa linfangite con ingrandimento delle linfoghiandole regionali e un aumento della temperatura cutanea e della sensibilità dolorifica intorno alla ferita. Il veleno del C. exilicauda causa un certo dolore immediato e talvolta intorpidimento o formicolio della parte interessata. Di solito il gonfiore è assente. I bambini diventano tesi e irrequieti e mostrano movimenti anomali e casuali della testa, del collo e degli occhi. Negli adulti possono prevalere tachicardia, ipertensione, aumento della frequenza respiratoria, astenia e disturbi motori. Possono manifestarsi difficoltà respiratorie nei bambini e negli adulti, spesso complicate da salivazione eccessiva. Le punture di C. exilicauda hanno provocato la morte in bambini al di sotto di 6 anni e in individui ipersensibili.

Diverse specie di scorpioni diffusi nel commercio degli animali esotici hanno un aspetto simile alle specie straniere che possiedono veleni tossici pericolosi. La specie degli scorpioni domestici (conosciuta con nomi come cacciatore giallo della morte e scorpione nero della morte) viene riconosciuta di rado o, se pure lo è, può esserlo in modo inattendibile. Le punture di questi animali devono essere trattate come potenzialmente pericolose fino a che i segni o l’assenza di segni non indicano diversamente.

Le punture della maggior parte degli scorpioni del Nord America non richiedono un trattamento specifico. Un cubetto di ghiaccio sulla puntura riduce il dolore. Per controllare l’ipertensione possono essere necessari farmaci EV. La maggior parte degli spasmi muscolari dovuti a C. exilicauda risponde di solito al gluconato di calcio. È indicato il riposo a letto e per le prime 8-12 h non bisogna far assumere cibo. In tutti i casi gravi che non rispondono, e in particolare nei bambini, bisogna impiegare l’antidoto. Informazioni sulla sua disponibilità e sul suo uso si possono richiedere contattando un centro antiveleni di zona.

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