6. MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO

73. POLMONITE

PSITTACOSI

Una polmonite atipica ad eziologia infettiva causata dalla Chlamydia psittaci trasmessa all'uomo da alcuni uccelli.

Sommario:

Introduzione
Sintomi e segni
Diagnosi ed esami di laboratorio
Profilassi e terapia


La C. psittaci si ritrova soprattutto negli uccelli dell'ordine psittaciforme (pappagalli, parrocchetti, pappagallini verdi), meno frequentemente nel pollame, nei piccioni e nei canarini e occasionalmente nelle egrette e in alcuni uccelli marini (p. es., gabbiani, procellarie e fulmari). Nell'uomo, la psittacosi (ornitosi, febbre del pappagallo) è di solito causata dall'inalazione di polvere di penne o di escrementi di uccelli infetti o in seguito alla beccata di un uccello infetto; di rado, si verifica per inalazione di goccioline emesse con la tosse da pazienti infetti o per via venerea. La trasmissione uomo-uomo può avvenire in caso di ceppi aviari particolarmente virulenti.

I reperti anatomopatologici sono quelli di una polmonite con un essudato a cellule mononucleate, come nelle altre polmoniti atipiche primarie (v. Polmonite da Micoplasma, sopra, Polmonite virale, oltre e Febbre Q nel Cap. 159).

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Sintomi e segni

Dopo 1-3 sett. di incubazione, l'inizio può essere insidioso o brusco, con febbre, brivido, malessere generale e inappetenza. La temperatura aumenta gradualmente e si sviluppa tosse, all'inizio secca poi a volte mucopurulenta. Durante la seconda sett. si può avere un netto addensamento polmonare per infezione secondaria purulenta. La temperatura rimane elevata per 2 o 3 sett., per scendere poi lentamente. Il decorso può essere di lieve o di grave entità, in relazione all'età del paziente e all'estensione della polmonite. Un aumento progressivo e marcato della frequenza del polso e degli atti respiratori rappresenta un segno infausto. Si può raggiungere una mortalità del 30% nei casi gravi non trattati; percentuali anche maggiori sono state riscontrate con ceppi particolarmente virulenti. La convalescenza è graduale e può essere prolungata, specie nei casi gravi.

Diagnosi ed esami di laboratorio

La diagnosi clinica differenziale nei confronti delle altre polmoniti atipiche è difficile. All'inizio la psittacosi può essere confusa con un'influenza, una febbre tifoide, una polmonite da micoplasma, con la malattia dei legionari o la febbre Q. La psittacosi viene suggerita dal dato anamnestico di contatti con uccelli ed è confermata dall'isolamento dell'agente e da test sierologici di fissazione del complemento. La rx del torace durante la prima settimana mostra una polmonite che s'irradia dall'ilo; possono essere presenti focolai migranti. Negli USA i campioni di siero prelevati nella fase precoce della malattia e successivamente durante la convalescenza possono essere inviati ai "Centers for Disease Control and Prevention" tramite il responsabile del laboratorio dello stato.

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Profilassi e terapia

Devono essere evitati i piccioni infetti nelle piccionaie da allevamento (p. es., di piccioni da gara o viaggiatori), altri uccelli malati e la polvere di penne e di materiale contenuto nelle gabbie. Il contagio da parte degli uccelli psittaciformi importati è prevenuto mediante un ciclo obbligatorio di 45 gg con mangimi addizionati con clortetraciclina, che generalmente, ma non sempre, elimina tutti i microrganismi patogeni dal sangue e dalle feci degli uccelli. Queste misure possono essere utili anche nel controllare la malattia nei tacchini allevati per la vendita. Poiché altre persone possono essere infettate inalando le goccioline emesse con la tosse e l'escreato, si deve provvedere a un rigido isolamento del paziente quando si sospetti la diagnosi sulla base di elementi clinici ed epidemiologici (cioè, esposizione a possibili fonti di contagio).

La tetraciclina 1-2 g/die PO in dosi frazionate somministrate q 6 h o la doxicillina 100 mg PO bid risultano efficaci. Di solito si riesce a controllare la febbre e gli altri sintomi entro 48-72 h, ma si deve continuare la somministrazione di antibiotici per almeno 10 gg. Sono indicati il riposo assoluto a letto, l'O2 se necessario e il controllo della tosse.

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