9. MALATTIE DEI DENTI E DEL CAVO ORALE

105. MALATTIE DEL CAVO ORALE

La cute e la mucosa delle labbra sono separate dal bordo vermiglio. La mucosa che si osserva sul viso è asciutta e cheratinizzata, mentre la mucosa della superficie interna delle labbra è umida e non cheratinizzata.

La mucosa buccale, che comprende il vestibolo e la mucosa alveolare non cheratinizzata, è di solito liscia, umida e rosa. In questa regione possono essere osservati reperti fisiologici, quali la linea alba (una sottile linea bianca, tipicamente bilaterale, a livello del piano occlusale, quando la guancia viene morsa), i granuli di Fordyce (che possono essere presenti anche sulle labbra) e il nevo spongioso bianco (spesse pieghe bianche site su gran parte della mucosa buccale, ma non sulle gengive). Riconoscere questi reperti evita biopsie e apprensioni inutili. Gli orifizi dei dotti parotidei sono localizzati in corrispondenza del primo molare mascellare su ciascun lato.

Una distribuzione anomala della mucosa orale cheratinizzata e non cheratinizzata richiede una maggiore attenzione. A un paziente che utilizza protesi totali o parziali, si chiede di rimuoverle per poter osservare i tessuti molli sottostanti. Normalmente, l’epitelio cheratinizzato è presente sulla superficie esterna delle labbra, sul dorso della lingua, sul palato duro e sulla gengiva che circonda la base delle corone dei denti e che si trova al di sopra dell’osso alveolare che copre parte delle radici dei denti. La mucosa non cheratinizzata è presente sull’osso alveolare nella porzione più distante rispetto alle corone dei denti, sulla superficie interna delle labbra, sulle guance, sui lati e sulla superficie inferiore della lingua, sul palato molle e sul pavimento della bocca. Il tessuto cheratinizzato, presente nelle aree normalmente non cheratinizzate appare bianco. Questa condizione anomala, detta leucoplachia, richiede una biopsia, poiché può essere un’alterazione precancerosa.

Il palato è coinvolto nella normale risonanza della voce e nell’articolazione delle parole. La porzione anteriore del palato duro è sede della papilla incisiva che si trova dietro gli incisivi centrali. Dietro di essa ci sono le rughe palatine, creste fisse che impediscono al cibo di scivolare mentre la lingua lo schiaccia contro di esse. Il palato molle, privo di ossa, deve innalzarsi in maniera simmetrica quando il paziente dice "ah".

L’ugola pende sulla linea mediana nella parte finale del palato molle. Essa varia molto in lunghezza. Un’ugola lunga o un tessuto velofaringeo eccessivo sono associati al russamento e in alcune persone possono predisporre all’apnea ostruttiva durante il sonno (v. Sindromi da apnea nel sonno nel Cap. 173).

La superficie dorsale della lingua è ricoperta da molte escrescenze biancastre, le papille filiformi. Sparse tra esse sono presenti isolate sporgenze rossastre, le papille fungiformi, che si concentrano soprattutto sulla parte anteriore della lingua. Le papille circumvallate, che sono notevolmente più grandi, si localizzano posteriormente e non sporgono dalla superficie della lingua, ma sono circondate da un avvallamento. Le papille foliate appaiono come una serie di pieghe parallele simili a fessure sui bordi laterali della lingua, vicino ai pilastri anteriori delle fauci. Esse variano in lunghezza e possono facilmente essere confuse con delle lesioni. Le tonsille linguali possono essere considerate parte dell’anello di Waldeyer e vengono osservate posteriormente in corrispondenza della base della lingua.

Il nervo linguale (branca del 5° nervo cranico) fornisce l’innervazione sensitiva generale e le fibre della corda del timpano (del 7° nervo cranico) innervano le papille gustative dei 2/3 anteriori della lingua. Dietro le papille circumvallate, il nervo glossofaringeo (9° nervo cranico) fornisce le sensazioni del tatto e del gusto. L’integrità del nervo può essere determinata testando il gusto su entrambi i lati del dorso della lingua con lo zucchero, il sale, l’aceto e il chinino. I recettori per il dolce e per il salato sono localizzati in prossimità della punta della lingua, quelli per l’acido sui lati e quelli per l’amaro sulla parte più posteriore della lingua. Il nervo ipoglosso (12° nervo cranico) controlla i movimenti della lingua.

Su ciascun lato, il pavimento della bocca è delimitato anteriormente vicino alla linea mediana dagli orifizi del dotto di Wharton, che drena le ghiandole sottomandibolare e sottolinguale dello stesso lato.

Le ghiandole salivari maggiori sono le parotidi, le ghiandole sottomandibolari e sottolinguali, una per ogni lato. La maggior parte delle superfici mucose orali contiene numerose ghiandole salivari minori che secernono muco. Le alterazioni delle ghiandole sottolinguali e sottomandibolari possono essere apprezzate quando il pavimento della lingua viene palpato con entrambe le mani. Un aumento di volume della parotide si manifesta nella zona preauricolare o inferiormente al ramo della mandibola.

Molte malattie possono colpire la regione orale (v. Tab. 105-1 e altrove nel Manuale). Le lesioni benigne del cavo orale sono spesso bilaterali, mentre il cancro bilaterale del cavo orale è raro. La labioschisi e la palatoschisi vengono trattate nel Cap. 261.

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