9. MALATTIE DEI DENTI E DEL CAVO ORALE

106. DENTI E PARODONTO

MALOCCLUSIONE

Difetto dell'occlusione normale tra denti mascellari e mandibolari.

Sommario:

Introduzione
Diagnosi e terapia


È bene verificare l’occlusione da entrambi i lati della bocca, scostando le guance con un abbassalingua mentre il paziente rimane a bocca chiusa. Nell’occlusione normale, i denti dell’arcata dentaria superiore vengono a contatto con quelli dell’arcata inferiore, formano un lieve arco e gli incisivi mascellari aggettano al di sopra del terzo superiore degli incisivi mandibolari. Le cuspidi buccali (esterne) dei denti mascellari posteriori si trovano all’esterno rispetto alle cuspidi corrispondenti dei denti mandibolari posteriori. Su ogni lato della bocca, le cuspidi anteriori del primo molare mascellare permanente cadono nella fossa anteriore del primo molare mandibolare. Poiché le superfici vestibolari di tutti i denti mascellari sono normalmente esterne rispetto a quelle dei denti mandibolari, le guance e le labbra vengono sospinte lontano dalla superficie di masticazione e pertanto non vengono morse. Le superfici linguali (interne) dei denti inferiori sono disposte a formare un arco più piccolo rispetto a quello dei denti superiori, che contiene la lingua e rende minima la probabilità che essa venga morsa. Tutti i denti mascellari devono venire in contatto ciascuno con il proprio antagonista mandibolare, in modo che le potenti forze masticatorie (che possono essere > 45 kg nella regione dei molari) siano distribuite su di una superficie molto ampia. Se tali forze vengono applicate solo a pochi denti, è probabile che alla fine questi si mobilizzino.

La malocclusione è comunemente classificata in tre forme principali (classificazione di Angle): Classe I, nella quale i molari superiori e inferiori occludono normalmente, ma i denti anteriori sono affollati o malposizionati; Classe II, nella quale la mandibola e i molari inferiori sono eccessivamente retrusi e il profilo facciale è convesso e Classe III, in cuila mandibola e i molari inferiori protrudono rispetto ai molari superiori. Nel morso incrociato, le cuspidi buccali di uno o più denti mandibolari sono esterne rispetto a quelle dei corrispondenti denti mascellari.

La malocclusione è determinata spesso da una sproporzione tra il mascellare e la grandezza dei denti, cioè il mascellare è troppo piccolo, o i denti troppo grandi per il mascellare, tanto da non permettere il normale allineamento dei denti. La malocclusione ha molte altre cause (v. Tab. 106- 1), quali la perdita dei denti. Quando i denti permanenti vengono persi, i denti adiacenti si spaziano e gli antagonisti estrudono causando malocclusione, a meno che non venga posizionato un ponte o una protesi parziale per prevenire questi movimenti. Quando i bambini perdono i denti decidui prematuramente, quelli più distali dell’arcata o il primo molare permanente vengono spinti in avanti, non lasciando spazio sufficiente all’eruzione degli altri denti permanenti. Tale disposizione può essere impedita mediante l’uso di un apparecchio ortodontico che mantenga lo spazio. Nella disostosi cleidocraniale, i denti decidui vengono ritenuti troppo a lungo e molti denti permanenti non riescono a erompere. Una malocclusione conseguente a un trauma della faccia può essere indice di uno spostamento dei denti o di una frattura dei mascellari (v. Fratture dei mascellari e delle strutture contigue nel Cap.107).

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Diagnosi e terapia

I bambini devono essere visitati per la prima volta all’età di 1 anno. Tuttavia, se si sospetta una malocclusione, un bambino deve essere esaminato da un dentista prima possibile, poiché l’ortodonzia intercettiva effettuata precocemente può eliminare la necessità di cure più costose e difficili in seguito.

Le malocclusioni vengono corrette soprattutto per motivi estetici e psicologici. La terapia delle malocclusioni può produrre una maggiore resistenza alla carie di denti specifici, alle fratture dei margini incisali dei denti anteriori e alle malattie parodontali e migliora il linguaggio, la masticazione e l’aspetto. L’occlusione può essere migliorata allineando correttamente i denti tramite molaggio selettivo dei denti e delle otturazioni che si toccano prematuramente o con l’inserimento di corone o intarsi per sollevare i denti che si trovano al di sotto del piano di occlusione. L’applicazione di una lieve forza continua sui denti per mezzo di un apparecchio ortodontico (braccio) sposta i denti e rimodella gradualmente l’osso alveolare sottostante. Diversi pazienti necessitano dell’estrazione di uno o più denti permanenti per creare lo spazio sufficiente affinché altri denti possano essere riposizionati o possano erompere ed essere allineati in modo stabile. Quando i denti vengono allineati correttamente, si applica al paziente una placca di resina con fili (placca di mantenimento, n.d.t.) durante la notte per 2 o 3 anni, finché i denti non si siano stabilizzati nelle nuove posizioni. Quando il trattamento ortodontico da solo non è sufficiente, è necessario correggere chirurgicamente le anomalie dei mascellari che contribuiscono alla malocclusione (chirurgia ortognatica) (v. Cap. 108). Quando una persona portatrice di protesi totali presenta una malocclusione, si deve prendere in considerazione il rifacimento di queste.

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