23. AVVELENAMENTI

308. MORSI E PUNTURE

ALTRI MORSI DA ARTROPODI

ZECCHE

(V. anche Malattia di Lyme nel Cap. 157.)

Sommario:

Introduzione
Terapia
Paralisi da zecca


Oltre alle reazioni già descritte per altri artropodi (v. sopra), le zecche sono anche responsabili di avvelenamenti. La maggior parte dei morsi di zecca negli USA è dovuta a varie specie di Ixodidae, le "zecche dure", che si attaccano alla vittima e si nutrono per diversi giorni se non vengono rimosse. Praticamente ogni zecca può essere un vettore di uno o più agenti patogeni, anche se la specie è un trasmettitore potenziale soltanto di un sottogruppo di agenti patogeni veicolati specificamente dalle zecche. I morsi di zecca vengono spesso inflitti durante la notte e la vittima non sa cosa abbia causato il morso. Alcune specie di zecche molli sono importanti agenti trasmissivi di febbre ricorrente. Il morso di alcune zecche Ornithodoros (pajaroello) causa la formazione locale di vescicole, pustole che si rompono, ulcerazioni e formazione di escare, con gradi diversi di gonfiore e dolore locale. Reazioni simili si sono verificate in seguito ai morsi di altre zecche.

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Terapia

Le zecche devono essere rimosse il più presto possibile per ridurre l’entità della risposta immune cutanea e la probabilità di trasmissione di malattie, nel caso la zecca fosse infetta. Sulla zecca non devono essere applicati gelatina di petrolio o agenti irritanti. La migliore possibilità di estrarre dalla cute la zecca e tutte le parti del suo apparato orale consiste nell’utilizzo di una pinza a punte curve. La pinza deve essere posizionata parallelamente alla cute per afferrare saldamente la zecca il più vicino possibile alla superficie cutanea. Bisogna fare attenzione a evitare di pungere la cute del paziente e il corpo dell’animale. La pinza deve essere tirata lentamente e fermamente, allontanandosi in linea retta dalla cute senza imprimere rotazioni. La pinza a punte curve è migliore perché la convessità della curva può essere appoggiata alla superficie cutanea mentre l’impugnatura rimane abbastanza lontana dalla cute da poter esercitare facilmente la presa. Le parti della bocca della zecca che rimangono infisse nella cute e sono facilmente visibili devono essere accuratamente rimosse. Tuttavia, se la presenza di parti della bocca è dubbia, i tentativi di rimozione chirurgica possono provocare un trauma tissutale maggiore di quanto non faccia la permanenza delle parti stesse nella cute, trauma che non ha influenza sulla trasmissione delle malattie e, tutt’al più, prolunga l’irritazione.

Dopo la rimozione della zecca, bisogna applicare un antisettico. Il grado di congestione della zecca è indicativo della durata del periodo in cui essa è rimasta attaccata. Se sono presenti gonfiore e ipocromia locali, bisogna applicare un antistaminico. La zecca deve essere conservata per poter eseguire analisi di laboratorio volte all’identificazione di agenti eziologici di malattie trasmesse da zecche nell’area geografica in cui il paziente è stato parassitato dall’animale.

Le lesioni dovute alla zecca pajaroello devono essere pulite, immerse in soluzione di Burow 1:20 e sbrigliate quando necessario. I corticosteroidi sono utili nei casi gravi. Le infezioni sono comuni durante lo stadio ulcerativo, ma raramente richiedono qualcosa di più delle misure antisettiche locali.

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Paralisi da zecca

Paralisi flaccida ascendente che si verifica quando zecche tossino-secernenti del genere Ixodidae (dure) rimangono attaccate alla cute per diversi giorni.

Nel Nord America, alcune specie di Dermacentor e Amblyomma causano la paralisi da zecca. I sintomi e i segni comprendono anoressia, letargia, debolezza muscolare, incoordinazione, nistagmo e paralisi flaccida ascendente. La paralisi da zecca può essere confusa con la sindrome di Guillain-Barré, il botulismo, la miastenia grave o un tumore del midollo spinale. Si può verificare paralisi bulbare o respiratoria. La tossina responsabile della paralisi da zecca non è presente nella saliva delle zecche durante gli stadi precoci della loro alimentazione. La paralisi da zecca, pertanto, si verifica solo quando una o più zecche si gonfiano per il sangue ingerito per alcuni giorni o più.

La paralisi da zecca è rapidamente reversibile dopo la rimozione dell’artropode (o degli artropodi) e può richiedere soltanto un trattamento sintomatico. Se la respirazione è compromessa, può essere necessaria la terapia con O2 o l’assistenza respiratoria. Una sola zecca, specialmente se attaccata alla parte posteriore del cranio o vicino alla colonna vertebrale, può causare la paralisi, ma devono essere ricercate altre zecche che possono contribuire al quadro.

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