10. AFFEZIONI DERMATOLOGICHE

119. REAZIONI ALLA LUCE SOLARE

EFFETTI CRONICI DELLA LUCE SOLARE

Sommario:

Introduzione
Terapia


La prolungata esposizione al sole invecchia la cute(dermatoeliosi, invecchiamento estrinseco) e generalmente si manifesta con rughe ed elastosi (colorazione giallastra con piccoli noduli gialli) e iperpigmentazione a chiazze. Gli effetti atrofici presenti in alcuni individui sembrano mimare quelli conseguenti a radioterapia (radiodermite cronica).

Le cheratosi attiniche sono lesioni cheratosiche precancerose che rappresentano una frequente, fastidiosa conseguenza di molti anni di esposizione solare. Individui con capelli biondi o rossi e un fototipo cutaneo di Fitzpatrick tipo I e II sono particolarmente sensibili (v. Tab. 119-1); la razza nera viene colpita raramente.

Le cheratosi sono solitamente color rosa, scarsamente delimitate e squamose o crostose alla palpazione, ma possono essere anche di colore grigio chiaro o scuro. Vanno differenziate dalle cheratosi seborroiche verrucose di colore marrone (v. Cap. 125), non precancerose, che aumentano di numero e grandezza con l’età e si manifestano anche in aree del corpo non esposte al sole.

L’incidenza del carcinoma squamocellulare e del basalioma (v. Cap. 126) nei soggetti con carnagione chiara è direttamente proporzionale alla quantità di sole annualmente assorbita. Queste lesioni sono soprattutto frequenti in coloro che si sono lungamente esposti al sole da bambini e da adolescenti e negli sportivi, negli agricoltori, nei contadini, nei marinai e nei frequenti nuotatori. Anche il melanoma maligno (v. Cap. 126) ha un’incidenza crescente nel tempo, probabilmente dovuta a un aumentata esposizione solare.

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Terapia

Se sono presenti solo poche cheratosi attiniche, la crioterapia (congelamento con azoto liquido) risulta il trattamento più rapido e soddisfacente. Se invece ci sono troppe lesioni da trattare, il 5-fluoruracile topico (5-FU) applicato sulla zona interessata per la notte o due volte al giorno per 2-4 sett. da sorprendenti risultati. Per le lesioni al viso, molti medici consigliano una soluzione di 5-FU in glicole propilenico all’1%, mentre altri preferiscono la crema di 5-FU al 2% o 5%. Il trattamento con il 5-FU topico provoca una rapida reazione con eritema, desquamazione e ustione, spesso coinvolgendo le zone precedentemente prive di cheratosi attiniche. Se la reazione è troppo rapida, l’applicazione può essere sospesa per 2 o 3 giorni. La terapia con 5-FU non dà significativi effetti collaterali se non per questa sgradevole e incomoda reazione, che può venire mascherata dai cosmetici ed eliminata con i corticosteroidi topici. Il 5-FU non va usato nella terapia dei carcinomi basocellulari, eccetto nei casi in cui l’esame bioptico rivela una forma superficiale e multifocale.

Varie associazioni terapeutiche, compresi i peeling chimici, a-idrossiacidi topici, 5-FU e tretinoina, sono stati usati nel tentativo di migliorare l’aspetto cosmetico di un danno cronico da sole. Prove cliniche in doppio cieco con placebo hanno fornito qualche supporto all’uso topico di a-idrossiacidi, tretinoina e peeling chimici per migliorare rughe profonde e fini, una pigmentazione irregolare, grigiore, ruvidità e lassità, ma non le teleangectasie. Il laser resurfacing rappresenta un’ulteriore alternativa terapeutica.

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